DR. ANTONIO RUSSO - PODOLOGO
E' un’alterazione del piede caratterizzata da valgismo del retropiede e da una riduzione dell' arco mediale plantare.
Alla nascita il piede è costituito in prevalenza da grasso sottocutaneo, i muscoli sono deboli, i legamenti sono ancora lassi e si ha una fisiologica deviazione del calcagno verso l’esterno.
Dal 5 anno di vita, si assiste a un progressivo assetto del retropiede, che si sposta verso l’interno, e a un progressivo sviluppo della volta plantare.
L' evoluzione patologica del piede piatto viene suddivisa in tre stadi:
Progressivamente si inizia ad avvertire la presenza di dolore che dal piede può estendersi fino al polpaccio e si avvertiranno
maggiori difficoltà nell' eseguire movimenti di flessione e supinazione del piede.
Diversi studi hanno però evidenziato che i bambini affetti di piattismo, in effetti solo quelli con retro piede valgopronato, sviluppano maggiormente da adulti patologie secondarie, come: l’artrosi della caviglia e l’alluce valgo.
La prevenzione con visite a partire dal 5 anno di età risulta il miglior modo di affrontare il problema ed evitare problemi in età adulta.
Un Plantare, sopratutto se realizzato su misura, è alleato indispensabile per combattere il progredire di questa Patologia.
Alla nascita il piede è costituito in prevalenza da grasso sottocutaneo, i muscoli sono deboli, i legamenti sono ancora lassi e si ha una fisiologica deviazione del calcagno verso l’esterno.
Dal 5 anno di vita, si assiste a un progressivo assetto del retropiede, che si sposta verso l’interno, e a un progressivo sviluppo della volta plantare.
L' evoluzione patologica del piede piatto viene suddivisa in tre stadi:
- I Grado: l’arco longitudinale risulta ridotto, la funzionalità del piede è sostanzialmente normale, in particolar modo se esso non è sottoposto ad alcun carico.
- II Grado: l’arco longitudinale non è più visibile, si inizia ad assistere alla comparsa di sintomatologia dolorosa e all’alterazione morfologica del piede.
- III Grado: l’arco longitudinale è mancante e si ha convessità del bordo mediale del piede, deformato in modo irreversibile con la muscolatura dei peronei permanentemente contratta e il piede mostra un’accentuata sporgenza dello scafoide.
Progressivamente si inizia ad avvertire la presenza di dolore che dal piede può estendersi fino al polpaccio e si avvertiranno
maggiori difficoltà nell' eseguire movimenti di flessione e supinazione del piede.
Diversi studi hanno però evidenziato che i bambini affetti di piattismo, in effetti solo quelli con retro piede valgopronato, sviluppano maggiormente da adulti patologie secondarie, come: l’artrosi della caviglia e l’alluce valgo.
La prevenzione con visite a partire dal 5 anno di età risulta il miglior modo di affrontare il problema ed evitare problemi in età adulta.
Un Plantare, sopratutto se realizzato su misura, è alleato indispensabile per combattere il progredire di questa Patologia.